Tutti i numeri dello sci alpino: calendario, medagliere, statistiche e tutte le altre informazioni sugli 11 eventi in programma a Vail Beaver Creek, Colorado (Stati Uniti), sede FIS dell'edizione 2015 dei campionati del mondo di sci (#Vail2015) disputati dal 2 al 15 Febbraio 2015.
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Pos | Nazione | ORO | ARG | BRO | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1. | AUT Austria | 5 | 3 | 1 | 9 |
2. | USA Stati Uniti | 2 | 1 | 2 | 5 |
3. | SLO Slovenia | 2 | 1 | 0 | 3 |
4. | SUI Svizzera | 1 | 0 | 2 | 3 |
4. | FRA Francia | 1 | 0 | 2 | 3 |
6. | GER Germania | 0 | 2 | 1 | 3 |
7. | CAN Canada | 0 | 2 | 0 | 2 |
8. | SWE Svezia | 0 | 1 | 2 | 3 |
9. | NOR Norvegia | 0 | 1 | 0 | 1 |
10. | CZE Repubblica Ceca | 0 | 0 | 1 | 1 |
Si ricorda che in Colorado (USA) vige l'orario MST (Mountain Standard Time) che è 7 ore indietro rispetto all'orario UTC e quindi 8 ore indietro rispetto all'ora solare italiana che è espressa in termini CET (Central Europe Time). Per agevolare i lettori quindi l'orario di inizio di tutti gli eventi è già indicato secondo l'ora italiana. Per le gare che prevedono due manche viene indicato soltanto l'orario d'inizio della prima prova. Cliccare sulle gare completate per consultare l'ordine d'arrivo.
Tracciatura pista: Austria
Campionessa uscente: Tina Maze (SLO)
1. Anna Fenniger (AUT)
2. Tina Maze (SLO)
3. Lindsey Vonn (USA)
Vail, 3 Febbraio - E' Anna Fenniger la prima ad aggiudicarsi un titolo mondiale ai Compionati di Vail Beaver Creek. Per soli 3 centesimi di secondo l'austriaca, grazie ad una partenza fulminante, è riuscita a sopravanzare la campionessa mondiale in carica, la slovena Tina Maze che fino all'ultimo aveva sperato nel bis. La grande favorita della vigilia, la statunitense Lindsey Vonn, non è invece riuscita a dare una grande soddisfazione al pubblico di casa non riuscendo ad andare oltre il terzo posto, a soli 12 centesimi dalla Fenninger, completando così un "bellissimo" podio mondiale considerata anche l'avvenenza, oltre che l'indiscussa bravura delle tre ragazze protagoniste della gara odierna. Non benissimo le quattro atlete azzurre schierate oggi al via. La migliore è risultata alla fine proprio Elena Curtoni che aveva ottenuto dalla FISI la "wild card" per partecipare a questa edizione dei Campionati del Mondo. Finisce invece 12ª Nadia Fanchini mentre Francesca Marsaglia non va oltre il 18° posto. Non termina la sua discesa Daniela Merighetti, schierata alla partenza nonostante il serio infortunio (frattura della mandibola) subito nel Super-G di Cortina d'Ampezzo lo scorso 19 Gennaio. La gara odierna è stata caratterizzata dal fortissimo vento che ha costretto l'organizzazione a ritardare ed abbassare la partenza. Raffiche e folate di vento hanno sicuramente influenzato l'esito della competizione anche se è difficile quantificare gli eventuali vantaggi o svantaggi considerato anche che medaglia d'oro, medaglia d'argento e medaglia di bronzo sono separate soltanto da 12 centesimi di secondo.
Tracciatura pista: Austria
Campione uscente: Ted Ligety (USA)
1. Hannes Reichelt (AUT)
2. Dustin Cook (CAN)
3. Adrien Theaux (FRA)
Vail, 5 Febbraio - Finalmente una bella giornata a Beaver Creek dopo la forte nevicata e le raffiche di vento di ieri che hanno costretto la giuria a spostare ad oggi il Super-G. Forte dei favori del pronostico l'austriaco Hannes Reichelt si è imposto sulla difficile "Birds of Prey" ma con soli 11 centesimi di secondo sul sorprendente canadese Dustin Cook che sceso con il numero 26 è riuscito a conquistare la più inattesa delle medaglie d'argento. La medaglia di bronzo, anche questa difficile da pronosticare, è andata al francese Adrien Theaux mentre gli altri favoriti della vigilia, il deluso norvegese Kjetil Jansrud e l'altro austriaco Matthias Mayer finiscono appaiati ai piedi del podio. Male gli italiani che non vanno oltre il 14° posto ex aequo di Matteo Marsaglia e Dominik Paris mentre Christof Innerhofer, campione a Garmisch-Partenkirchen nel 2011, finisce 18° e Werner Heel termina addirittura al 26°posto. Finora tra gli otto azzurri che hanno gareggiato in questi Mondiali la migliore è risultata Elena Curtoni classificatasi 10ª nel Super-G inaugurale. Da segnalare oggi il ritorno in gara del grande norvegese Aksel Lund Svindal dopo il grave infortunio lo scorso Ottobre che riesce a classificarsi addirittura al 6° posto. Il Super-G odierno vedeva anche il ritorno in gara di Bode Miller dopo l'operazione alla schiena ma in questo caso il rientro non è andato bene, lo statunitense infila il braccio in una porta scivolando rovinosamente per molti metri e procurandosi una brutta ferita molto profonda al polpaccio con recisione del tendine flessore della gamba sinistra. Operazione d'urgenza e 100 punti di sutura... A 37 anni oltre il Mondiale casalingo è terminata anche la carriera del grande Bode?
Tracciatura pista: FIS
Campionessa uscente: Marion Rolland (FRA)
1. Tina Maze (SLO)
2. Anna Fenninger (AUT)
3. Lara Gut (SUI)
Vail, 6 Febbraio - Una splendida giornata di sole ha salutato oggi la grande vittoria di Tina Maze nella specialità regina dello sci alpino. Sulla stupenda pista Raptor la slovena ha risposto pan per focaccia ai soli 3/100 di secondo con cui Anna Fenninger l'aveva superata nel Super-G inaugurale imponendosi oggi sull'austriaca per 2 centesimi. La medaglia di bronzo è andata invece alla svizzera Lara Gut anche lei protagonista di una fantastica discesa. Grande sorpresa in negativo invece per il risultato ottenuto dalla super favorita della vigilia, la statunitense Lindsey Vonn, che davanti al proprio pubblico e sulla pista su cui è solita allenarsi non è riuscita ad andare oltre un deludente 5° posto e probabilmente terminerà questo mondiale casalingo con la sola medaglia di bronzo conquistata nel Super-G. Tra le azzurre in gara da segnalare un eccezionale 8° posto conquistato dalla capitana Daniela Merighetti nonostante il grave infortunio, rottura della mandibola con la perdita di quattro denti, subito nel Super-G di Cortina d'Ampezzo che addirittura le ha impedito di assumere cibi solidi per due settimane. Benino anche Nadia Fanchini (12ª), che aspettiamo nel gigante della prossima settimana, mentre da dimenticare la prestazione di Johanna Schnarf (28ª) e soprattutto di Elena Fanchini che protagonista di un vistoso errore di traiettoria nella parte alta della gara si è disunita e deconcentrata non riuscendo ad andare oltre un deludente 26° posto. L'8° posto raggiunto oggi dalla Merighetti è finora il migliore piazzamento di un atleta italiano in questa edizione dei Campionati del Mondo davanti al 10° posto di Elena Curtoni nel supergigante di apertura.
Tracciatura pista: FIS
Campione uscente: Aksel Lund Svindal (NOR)
1. Patrick Kueng (SUI)
2. Travis Ganong (USA)
3. Beat Feuz (SUI)
Vail, 7 Febbraio - Erano ben 18 anni che uno svizzero non conquistava la medaglia d'oro nella discesa libera ed oggi sulla Birds of Prey di Bever Creek c'è riuscito Patrick Kueng, non investito dei favori del pronostico ma non certo una sorpresa in assoluto. Grande la delusione degli austriaci: nella gara per loro più importante non sono riusciti ad ottenere nessuna medaglia. Dopo Kueng infatti sono saliti sul podio della Birds of Prey lo statunitense Travis Ganong nel tripudio del pubblico di casa e l'altro elvetico Beat Feuz, entrambi non pronosticati alla vigilia ma non certo sorprendenti. Primo degli austriaci è risultato il campione olimpico Matthias Mayer (12°) preceduto anche dagli altri due svizzeri Carlo Janka e Didier Defago mentre il favorito della vigilia, Hannes Reichelt, vincitore nel Super-G non è andato oltre il 13° posto. Buona anche oggi la performance del norvegese Aksel Lund Svindal, campione uscente, che come noto è reduce da un gravissimo infortunio subito in ottobre per il quale si ipotizzava la fine anticipata dell'intera stagione agonistica. Assolutamente disastrosa anche oggi la prestazione di tutti e quattro gli azzurri in gara: Dominik Paris (23°), Christof Innerhofer (24°), Matteo Marsaglia (28°) e Werner Heel (32°). Dopo le due specialità veloci è assolutamente fallimentare il bilancio della spedizione italiana con le sole Daniela Merighetti, 8ª ieri nella discesa femminile ed Elena Curtoni, 10ª nel Super-G inaugurale ad ottenere un piazzamento soddisfacente.
Tracciatura slalom: Svizzera
Campione uscente: Ted Ligety (USA)
1. Marcel Hirscher (AUT)
2. Kjetil Jansrud (NOR)
3. Ted Ligety (USA)
Vail, 8 Febbraio - Che Marcel Hirscher sia uno sciatore fantastico ed un grande campione è perfino banale affermarlo ma è opportuno anche ricordare che spesso l'austriaco è stato in qualche modo aiutato dalla sorte nella conquista dei suoi tanti successi. Anche nella supercombinata vinta oggi Hirscher ha potuto beneficiare della squalifica dello sfortunato Ondrej Bank, caduto rovinosamente a pochi metri dal traguardo della manche di discesa libera, per salire dal 31° al 30° posto. Una sola posizione ma fondamentale per poter partire per primo nella manche di slalom dove come noto l'ordine di partenza è dato dall'ordine d'arrivo invertito della prima manche. Partire per 1° e non per 31° ha sicuramente fatto la differenza a favore dell'austriaco nei confronti della medaglia d'argento, il norvegese Kjetil Jansrud cui non sono bastati gli oltre 3 secondi di vantaggio accumulati in discesa per vincere la gara che Hirscher si è alla fine aggiudicato con soli 19/100 di vantaggio. La medaglia di bronzo è andata invece al campione mondiale uscente lo statunitense Ted Ligety. Il migliore degli azzurri in gara è stato Dominik Paris che col senno di poi ha letteralmente buttato via una possibile medaglia con una manche di discesa libera disastrosa. Soltanto un secondo ha diviso alla fine il nostro discesista dalla medaglia d'oro di Hirscher e soli 70/100 dal podio. Se si considera che l'azzurro ha preso un secondo e 70 centesimi da Jansrud in discesa libera è del tutto evidente che se Paris avesse fatto il "Paris" nella sua specialità una medaglia, anche pregiata, poteva conquistarla. Per quanto riguarda gli altri italiani Christof Innerhofer si è classificato al 18° posto mentre Matteo Marsaglia non ha concluso la prova di slalom speciale. Azzurri quindi ancora senza medaglie in questa edizione dei Campionati del Mondo con la stoica Daniela Marighetti finora ad avere ottenuto il migliore piazzamento, 8ª nella discesa libera femminile.
Tracciatura slalom: Slovenia
Campionessa uscente: Maria Hoefl-Riesch (GER)
1. Tina Maze (SLO)
2. Nicole Hosp (AUT)
3. Michaela Kirchgasser (AUT)
Vail, 9 Febbraio - Tina Maze sempre più protagonista a Beaver Creek. Forte dei favori del pronostico, lo slovena ha conquistato anche la medaglia d'oro nella combinata alpina che non era finora riuscita ad ottenere nelle precedenti edizioni dei Mondiali di sci visto che nel suo palmarés c'erano "soltanto" due medglie d'argento in questa specialità ottenute a Garmisch-Partenkirchen 2011 e Schladming 2013. La Maze si è imposta agevolmente sull'altra grande favorita della vigilia, l'austriaca Nicole Hosp, imponendosi con decisione nella manche di discesa libera e controllando con sicurezza tutte le avversarie nella prova di slalom speciale. La medaglia di bronzo è andata a Michaela Kirchgasser, altra rappresentante dello squadrone austriaco (quattro nelle prime sei classificate) pronosticabile alla vigilia quale pretendente ad una medaglia. Medaglia invece non ottenuta da Lindsey Vonn che dopo una deludente manche di discesa libera non riesce a concludere lo slalom, specialità cui non partecipava da oltre due anni. La campionessa statunitense rischia così di concludere il Mondiale casalingo con la sola medaglia di bronzo ottenuta nel Super-G di apertura, davvero troppo poco. Tra le italiane bene oggi Francesca Marsaglia che dopo una buona discesa riesce con tenacia a mantenere la posizione nella frazione di slalom speciale. Il piazzamento odierno della romana è finora il migliore fra gli azzurri insieme all'altro ottavo posto di Daniela Merighetti nella discesa libera. Paura per Johanna Schnarf che nella fase di riscaldamento prima dello slalom scivola battendo violentemente la testa in terra perdendo conoscenza per alcuni secondi. L'altoatesina è stata trasportata per precauzione all'ospedale di Vail e sottoposta a TAC che fortunatamente ha dato esito negativo.
Tracciatura slalom parallelo: FIS
Vincitrice edizione precedente: Austria (AUT)
1. Austria (AUT)
2. Canada (CAN)
3. Svezia (SWE)
Vail, 10 Febbraio - I favori del pronostico dicevano Austria ed Austria è stato. Nel "Team Event", competizione per squadre nazionali giunta alla seconda presenza ufficiale ai Campionati del Mondo, lo squadrone transalpino, testa di serie n. 1, composto da Eva-Maria Brem, Nicole Hosp, Michaela Kirchgasser, Marcel Hirscher, Christoph Noesig e Philipp Schoerghofer, ha conquistato oggi la medaglia d'oro imponenendosi agevolmente per 3-1 sul sorprendente Canada di Candace Crawford, Erin Mielzynski, Marie-Pier Prefontaine, Phil Brown, Trevor Philp ed Erik Read. La medaglia di bronzo è andata invece alla Svezia (6) di Sara Hector, Maria Pietilae-Holmner, Anna Swenn-Larsson Mattias Hargin, Markus Larsson e Andre Myhrer che ha superato sempre per 3-1 la Svizzera (4). I canadesi, testa di serie n. 10, negli ottavi di finale erano riusciti ad eliminare la Germania di Felix Neureuther (ma orfana di Fritz Dopfer) e quindi nei quarti hanno superato agevolmente l'Italia e fatto fuori la Svezia in semifinale. Una prestazione molto convincente quindi. Per quanto riguarda l'Italia, testa di serie n. 2, ha messo in campo una compagine assolutamente non competitiva composta da Giovanni Borsotti, Chiara Costazza, Francesca Marsaglia, Matteo Marsaglia più Manuela Moelgg e Davide Simoncelli (non scesi in pista). Dopo l'abbastanza facile ottavo di finale contro la Gran Bretagna vinto per 3-1 ci siamo trovati di fronte all'eccezionale Candada odierno che si è imposto più che agevolmente per 3-1. Se invece di snobbare come al solito questa gara la FISI e la Direzione Sportiva avessero messo in campo gente come Roberto Nani, Giuliano Razzoli e Federica Brignone magari in finale contro l'Austria ci andavamo noi e non il Canada. Morale il medagliere azzurro segna ancora zero assoluto ed il migliore risultato rimangono gli ottavi posti di Daniela Merighetti nella discesa libera e di Francesca Marsaglia nella combinata, una catastrofe.
Tracciatura 1ª manche: Slovenia, 2ª manche: Svezia
Campionessa uscente: Tessa Worley (FRA)
1. Anna Fenninger (AUT)
2. Viktoria Rebensburg (GER)
3. Jessica Lindell-Vikarby (SWE)
Vail, 12 Febbraio - Dopo la medaglia d'oro nel Super-G d'apertura e l'argento nella discesa libera Anna Fenninger conquista anche il titolo di Campione del Mondo nello slalom gigante. Con la vittoria odierna l'austriaca raggiunge Tina Maze in testa al medagliere, entrambe con due medaglie d'oro e una d'argento. La slovena, oggi soltanto quinta, ha comunque un'altra freccia nel suo arco per aumentare il proprio bottino di medaglie, lo slalom speciale di sabato cui la rivale come sempre non parteciperà. La Fenninger oggi ha dato ennesima prova di superiorità su tutte le avversarie unita ad una tecnica sopraffina che le ha permesso di infliggere quasi un secondo e mezzo di distacco alla tedesca Viktoria Rebensburg, che dopo un oro ed un bronzo olimpico riesce finalmente a conquistare una medaglia anche nei Campionati Mondiali. Medaglia di bronzo invece per la svedese Jessica Lindell-Vikarby non certo nuova ad ottime prestazioni nello slalom gigante. Male anche oggi le italiane con le veterane Nadia Fanchini e Manuela Moelgg che finiscono con un deludente 16° e 20° posto. Federica Brignone, la nostra maggiore speranza in questa specialità, non arriva neanche al primo intertempo della prima manche mentre un discorso a parte va fatto per la giovane Marta Bassino. La 18enne piemontese, convocata con una "wild card" dalla FISI in quanto campionessa mondiale junior si è resa protagonista di un'ottima prima manche che l'ha portata all'ottavo posto, migliore ovviamente delle nostre, sul tracciato della Birds of Prey/Golden Eagle disegnato dall'italiano Valerio Ghirardi, allenatore di Tina Maze. Anche la seconda manche è stata tracciata da un italiano, ovvero Christian Thoma allenatore delle svedesi, sul quale dopo due intermedi la Bassino si è mantenuta sui tempi della Zettel (giunta 7ª), con una proiezione quindi di un piazzamento tra il settimo ed il nono posto. Putroppo a poche porte dalla fine una spigolata l'ha messa fuori gara in un punto che ha dato comunque dei problemi a molte altre protagoniste della manche. Un peccato per la nostra giovanissima rappresentante cui forse ha pesato il ruolo di "salvatrice della patria" che inopportunamente, dopo la buona prima frazione, molti le avevano affidato. E' comunque un'esperienza che sicuramente gioverà alla carriera di Marta Bassino che speriamo di poter vedere presto protagonista delle gare di Coppa del Mondo. Ci avviciniamo ormai alla fine di questi Campionati del Mondo ed il medagliere italiano ancora piange: migliori piazzamenti sono sempre gli ottavi posti di Daniela Merighetti e Francesca Marsaglia, per ora una vera "Caporetto" per la nostra Federazione. Per la cronaca è dall'edizione di Vail 1999 che l'Italia conclude il Mondiale senza conquistare alcuna medaglia.
Tracciatura 1ª manche: Germania, 2ª manche: Francia
Campione uscente: Ted Ligety (USA)
1. Ted Ligety (USA)
2. Marcel Hirscher (AUT)
3. Alexis Pinturault (FRA)
Vail, 13 Febbraio - Finalmente gli Stati Uniti riescono a conquistare la prima medaglia d'oro in questa edizione casalinga dei Campionati del Mondo. Un fantastico Ted Ligety, con una seconda manche da leggenda, si è imposto su tutti i fortissimi avversari conquistando il terzo titolo mondiale consecutivo nello slalom gigante. Nessuno mai prima di lui era riuscito in un'impresa del genere. Se si considera poi che Ligety è anche il campione olimpico in carica si può tranquillamente affermare che lo statunitense sia da annoverare tra i più forti sciatori di tutti i tempi. Escludendo le combinate e le edizioni annuali dei mondiali (fino al 1939) soltanto Ingemar Stenmark aveva ottenuto tre medaglie d'oro consecutive (1978-1982) nello slalom speciale mentre Annemarie Moser-Proell conquistò anche lei tre titoli nella discesa libera ma non consecutivi (1974-1978-1980, beffata nel 1976 da Rosi Mittermaier). Ricordiamo anche che Ted Ligety fu il portagonista assoluto della scorsa edizione dei Campionati Mondiali quando a Schladming 2013 ottenne ben tre medaglie d'oro aggiudicandosi anche il Super-G e la supercombinata. La medaglia d'argento è andata oggi all'austriaco Marcel Hirscher mentre il bronzo è finito al collo del francese Alexis Pinturault, gli altri due grandi favoriti della vigilia. Per quanto riguarda gli italiani oggi sono giunti secondi in entrambe le manche... purtroppo ad opera di due sciatori diversi. Sul difficile tracciato della Birds of Prey / Golden Eagle Roberto Nani si è reso protagonista forse della migliore prestazione della sua carriera piazzandosi alle spalle di Hirscher mentre nella seconda frazione di gara Florian Eisath ha ottenuto il secondo tempo, preceduto soltanto dallo strepitoso Ligety. Purtroppo Nani non si è ripetuto nella seconda prova ed alla fine si è dovuto accontentare del sesto posto finale, comunque migliore risultato azzurro in questa edizione dei Campionati del Mondo, mentre Eisath ottiene un brillante ottavo posto. Male invece gli altri due italiani in gara: Davide Simoncelli (17°) e Giovanni Borsotti (24°). Domani è in programma lo slalom speciale femminile dove l'Italia schiererà soltanto tre atlete senza alcuna possibilità di podio e pertanto le nostre ultime speranze in una medaglia sono riposte nell'ultima gara, lo slalom speciale maschile di domenica.
Tracciatura 1ª manche: Norvegia, 2ª manche: Slovacchia
Campionessa uscente: Mikaela Shiffrin (USA)
1. Mikaela Shiffrin (USA)
2. Frida Hansdotter (SWE)
3. Sarka Strachova (CZE)
Vail, 14 Febbraio - Si è chiuso oggi il programma femminile dei Campionati del Mondo di Vail 2015. Dopo la prima medaglia d'oro per i padroni di casa ottenuta ieri da Ted Ligety arriva anche la seconda grazie a Mikaela Shiffrin che sulla pista Golden Eagle, come da pronostico, si è aggiudicata lo slalom speciale in una gara senza grandi sussulti. La non ancora ventenne slalomista statunitense, nata e residente proprio a Vail, è pertanto riuscita in un'impresa quasi leggendaria, due titoli modiali (Schladming 2013 e Vail 2015) ed un titolo olimpico (Sochi 2014) in soli due anni. Con questo risultato gli Stati Uniti superano nel medagliere per nazioni la Slovenia (cioè Tina Maze da sola, oggi non brillante con il suo 8° posto) piazzandosi in seconda posizione assoluta dopo la solita irraggiungibile Austria. La medaglia d'argento, anch'essa secondo pronostico, è andata oggi alla svedese Frida Hansdotter che addirittura, fino al secondo intermedio della seconda manche era sui tempi della Shiffrin che però si è resa protagonista di un finale di gara irresistibile. Meno prevedibile invece, ma non certo a sorpresa, la medaglia di bronzo che è stata conquistata da Sarka Strachova. Ricordiamo che per la rappresentante della Repubblica Ceca, da nubile Sarka Zahrobska, quella ottenuta oggi è la quarta medaglia mondiale dopo il bronzo a Bormio 2005, l'oro di Åre 2007 e l'argento di Val d'Isere 2009. Poi la terribile malattia, la delicata operazione al cervello, il matrimonio ed il ritorno alle competizioni. Una medaglia pertanto importantissima. Per quanto riguarda le italiane forse è meglio stendere un velo pietoso e aspettare tempi migliori in una specialità che da anni non trova l'erede di Deborah Compagnoni. Non siamo neanche riusciti a completare il nostro contingente schierando al via soltanto tre atlete invece delle quattro che ci spettavano. Chiara Costazza è giunta 16ª, Federica Brignone si è piazzata 19ª mentre Manuela Moelgg, addirittura 34ª dopo la prima manche, non riesce a concludere la seconda prova. Alcune non troppo velate polemiche da parte delle atlete a fine gara preannunciano bufera in Federazione e certo non allontanano l'incubo Vail 1999, l'utima edizione dei mondiali in cui l'Italia non conquistò neanche una medaglia. Migliore risultato finora il sesto posto di Roberto Nani nello slalom gigante, buono in sé ma assolutamente insufficiente per i nostri colori.
Tracciatura 1ª manche: Norvegia, 2ª manche: Italia
Campione uscente: Marcel Hirscher (AUT)
1. Jean-Baptiste Grange (FRA)
2. Fritz Dopfer (GER)
3. Felix Neureuther (GER)
Vail, 15 Febbraio - Sotto una fitta nevicata è andato in scena l'ultimo atto dei Mondiali 2015, lo slalom speciale maschile. Sulla Bird of Prey di Beaver Creek si è imposto a sorpresa ma con pieno merito il francese Jean-Baptiste Grange autore di una seconda manche spettacolare, probabilmente una delle più belle ed emozionanti discese nella storia di questa disciplina. Il trentenne transalpino, già campione del mondo a Garmisch-Partenkirchen 2011 e medaglia di bronzo ad Åre 2007, ha dimostrato tutta la sua classe dando prova di avere superato finalmente tutti i gravi problemi fisici degli ultimi anni che sembravano avergli pregiudicato definitivamente la carriera. Sui due gradini più bassi del podio sono saliti nell'ordine i due tedeschi Fritz Dopfer e Felix Neureuther annoverati tra i grandi favoriti della vigilia. L'altro grandissimo favorito, l'austriaco Marcel Hirscher, dopo essersi aggiudicato brillantemente la prima manche inforca malamente nella seconda prova quando però, stando alla progressione dei tempi intermedi, aveva già perso tutto il grande vantaggio (quasi un secondo) che aveva accumulato su Grange. Altro favorito era il norvegese Henrik Kristoffersen che si è dovuto accontentare della classica "medaglia di legno" nonostante in teoria potesse beneficiare della tracciatura della prima manche ad opera del suo allenatore C. Mitter che per favorire teoricamente il suo atleta ha disegnato uno slalom lentissimo ed inguardabile. Per fortuna la seconda manche è stata tracciata in maniera spettacolare dal nostro Costazza ed i risultati si sono visti: oltre 10 secondi più veloce la seconda prova di Grange rispetto alla prima di Hirscher. E' forse l'ora che la FIS prenda provvedimenti affinché non si verifichino più episodi di tracciature estemporane "alla Kostelic" che certo non favoriscono lo spettacolo. La tracciatura di Costazza è l'unica cosa positiva che hanno fatto vedere oggi gli italiani. L'unico a classificarsi è stato alla fine Manfred Moelgg (11°), la nostra "wild card" offerta dalla FIS per meriti sportivi visto che a causa del serio infortunio subito in estate (rottura del tendine d'achille) il nostro slalomista non ha potuto partecipare a gran parte della stagione e conquistarsi la qualificazione sul campo. Male tutti gli altri accreditati alla vigilia di una possibile medaglia: Giuliano Razzoli non è riuscito a concludere la prima manche quando stava gareggiando sui livelli di Hirscher mentre Stefano Gross, protagonista di un vistoso errore sempre nella prima prova, non riesce a concludere la seconda esattamente come Patrick Thaler. Cala dunque il sipario sui Mondiali di Vail 2015 dove l'Italia non ha conquistato nessuna medaglia, proprio come nel 1999 sempre nella stessa località del Colorado, che evidentemente non porta bene ai colori azzurri. Migliore risultato per l'Italia il sesto posto ottenuto da Roberto Nani, quindi ancora peggio di Vail 1999 quando almeno Giorgio Rocca finì ai piedi del podio e si contarono i due sesti posti di Isolde Kostner e Patrick Holzer. Un vero disastro quindi per lo sci italiano a cui la FISI dovrà porre rimedio al più presto.
Aggiornamento: 2019/05/18 14:27:37
Agli 11 eventi disputati dal 2 al 15 Febbraio 2015 nei Campionati Mondiali di Vail Beaver Creek hanno partecipato i seguenti 22 atleti su un massimo di 24 posti a disposizione della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali):
Donne: Marta Bassino, Federica Brignone, Chiara Costazza, Elena Curtoni, Nadia Fanchini, Elena Fanchini, Francesca Marsaglia, Daniela Merighetti, Manuela Moelgg, Johanna Schnarf.
Uomini: Giovanni Borsotti, Florian Eisath, Stefano Gross, Werner Heel, Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia, Manfred Moelgg, Roberto Nani, Dominik Paris, Giuliano Razzoli, Davide Simoncelli, Patrick Thaler.
Il regolamento FISI prevedeva la qualificazione di diritto per tutti gli atleti che avessero ottenuto nella stagione sciistica 2014-2015 almeno un 10° posto in una gara di Coppa del Mondo più eventuali "wild card", ovvero inviti a discrezione della Direzione Tecnica che sono andati a Marta Bassino, Elena Curtoni, Giovanni Borsotti e Manfred Moelgg.
Elenco definitivo diramato dalla FISI il 28/01/2015