Panoramica di tutte le immagini all'infrarosso, al visibile ed al vapore acqueo riprese in diretta dal satellite meteorologico europeo Meteosat gestito dal consorzio Eumetsat visualizzabili con semplicità tramite la rete Internet.
"Il Cybernauta", la rubrica mensile da cui è tratto il presente articolo, è stata pubblicata sulla rivista Nautica da Novembre 1995 (n. 403) fino ad Ottobre 2001 (n. 474) ed aveva come tema conduttore il rapporto tra la nautica, la meteorologia e la rete Internet. Considerata pertanto la materia in continua e frenetica evoluzione, alcune delle informazioni fornite possono risultare oggi obsolete ed andrebbero pertanto utilizzate soprattutto a fini storici.
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Fra le pagine meteo di Nautica On Line quella più consultata (oltre il 50% degli utenti) è sicuramente quella dedicata alle immagini trasmesse dal satellite europeo "Meteosat". Di seguito spiegheremo come le immagini riprese da un satellite in orbita, altissimo sulle nostre teste, arrivano fino allo schermo del nostro computer.
Cosa è il Meteosat?
Normalmente si fa riferimento al Meteosat 5, lanciato nel 1993, sesto della serie di satelliti meteorologici europei messi in orbita a partire dal 1977. Il Meteosat 5 lavora in orbita geostazionaria a 36.000 km di altezza con coordinate 0-0, cioè è posizionato esattamente all'intersezione del meridiano di Greenwich con l'equatore. È stato messo in orbita dall'ESA (European Space Agency) e attualmente viene gestito dall'Eumetsat (European Organization for the Exploitation of Meteorological Satellites), un consorzio di 17 paesi europei.
Dalla sua posizione privilegiata il Meteosat 5 è in grado di tenere "sotto controllo" l'intero emisfero di riferimento trasmettendo a terra praticamente ogni minuto diversi tipi (oltre 40) di immagini riprese con varie tecnologie.
Senza dilungarci troppo in particolari tecnici diciamo che il Meteosat 5 è in grado di trasmettere contemporaneamente sia immagini digitalizzate ad alta risoluzione (HRI) che immagini a bassa risoluzione nel formato analogico wefax. Le prime sono essenzialmente destinate ai vari servizi meteorologici nazionali e a organizzazioni internazionali, mentre le seconde sono rivolte al pubblico. A partire dal 1995 quasi tutte le immagini HRI vengono trasmesse in formato "criptato" per cui non è più possibile riceverle senza stipulare un contratto con l'Eumetsat.
Le immagini ad alta risoluzione vengono inviate dal Meteosat alla sua stazione operativa a terra situata a Darmstadt in Germania. Qui vengono decodificate, elaborate e convertite in formato a bassa risoluzione wefax (800x800 pixel) per poi essere ritrasmesse al Meteosat, che in questo caso fa da trasponder, mettendo le immagini a disposizione del pubblico. Il Meteosat trasmette i segnali wefax su due canali diversi: il canale A1 sulla frequenza di 1691 MHz e il canale A2 sui 1694.5 MHz.
Dal punto di vista della tecnologia di ripresa le immagini possono essere all'infrarosso, al "visibile" e al vapor acqueo e infrarosso. Le prime sono sicuramente quelle più conosciute dal grande pubblico, in quanto rielaborate e trasmesse nei vari notiziari televisivi dedicati alle previsioni del tempo. Le immagini al "visibile" sono delle "normali foto" per cui è possibile riprenderle soltanto durante le ore diurne. Simili alle immagini all'infrarosso semplici, quelle al vapor acqueo consentono una maggiore definizione mostrando meglio la "consistenza" dello sviluppo delle masse nuvolose.
Le immagini più popolari e diffuse sui siti europei Internet sono quelle con codifica D2 (Europa e Nord Africa all'infrarosso) trasmesse ogni mezz'ora, le E2 (Europa e Nord Africa al vapor acqueo), le C02 (Spagna e Inghilterra al visibile) e C03 (Italia al visibile). Nella pagina dedicata al Meteosat di Nautica On Line trovate elencati molti siti da cui prelevare le immagini. Questo non significa che tutti dispongono delle apparecchiature necessarie alla ricezione dei segnali dal satellite (parabola, convertitore, ricevitore per i 137 MHz, ecc). La maggioranza dei siti sono dei semplici "mirror" di altri che materialmente effettuano la ricezione e la conversione dal formato wefax al formato GIF o JPEG utilizzato normalmente sui personal computer. Per "mirroring" si intende l'operazione di copia di un archivio, ad intervalli di tempo regolari, da un sito all'altro. Per esempio quasi tutti i siti che offrono la "classica" immagine D2 all'infrarosso sono dei mirror dell'Università di Nottingham (Regno Unito) che è dotata della sofisticata apparecchiatura necessaria alla ricezione e che mette gratuitamente a disposizione della comunità telematica di Internet tutte le immagini trasmesse dal Meteosat.
Vi sono poi dei siti che oltre a ricevere direttamente le immagini provvedono a rielaborarle in vario modo. Meteo France, ad esempio, "colora" le immagini (il formato wefax usato dal Meteosat prevede, infatti, solo tonalità di grigio), oppure l'UK Met.Office rielabora le immagini in proiezione polare-stereografica. Le foto di questa pagina sono appunto due rielaborazioni della stessa imagine trasmessa dal Meteosat.
Altri siti provvedono a "montare" animazioni dell'evolversi dei fenomeni nuvolosi utilizzando le sequenze di immagini trasmesse ogni mezz'ora dal satellite. Tali animazioni sono anch'esse visualizzabili con facilità sugli schermi dei nostri computer.
Sta all'abilità del navigatore Internet di volta in volta utilizzare i siti o i mirror che risultino più aggiornati o più veloci. Nautica On Line fa questo lavoro per voi fornendovi sempre quanto di meglio si possa trovare nel grande mare di Internet.
Ci risentiremo il mese prossimo per un'altra puntata "cybermeteorologica" (vedi "Non solo Meteosat" sul n. 407 di Nautica) e nel frattempo siamo a vostra disposizione per proseguire il discorso in tempo reale nel "Forum" di Nautica On Line.