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IL CYBERNAUTA
Internet e dintorni

Ricevere i radiofax, alcune risposte a domande ricorrenti sulla ricezione diretta di carte meteo con il proprio computer e un ricevitore radio SSB ad onde corte

Articolo di
Paolo Ciraci

Pubblicato su nautica
435-Luglio 1998

Aggiornamento: 2019/05/18 09:59:07

"Il Cybernauta", la rubrica mensile da cui è tratto il presente articolo, è stata pubblicata sulla rivista Nautica da Novembre 1995 (n. 403) fino ad Ottobre 2001 (n. 474) ed aveva come tema conduttore il rapporto tra la nautica, la meteorologia e la rete Internet. Considerata pertanto la materia in continua e frenetica evoluzione, alcune delle informazioni fornite possono risultare oggi obsolete ed andrebbero pertanto utilizzate soprattutto a fini storici.

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METEOFAX "FAQ"

Le FAQ (Frequently Asked Question), ovvero liste di domande ricorrenti su un determinato argomento corredate delle relative risposte, svolgono una utile funzione informativa e rappresentano sicuramente una delle più antiche consuetudini di Internet. Vengono redatte ed aggiornate da chi, esperto in una determinata materia, può evitare così di rispondere sempre alle stesse domande, rendendole disponibili a tutti su Internet.

Più volte sono stato tentato anch'io dallo scrivere una FAQ sui meteofax, ovvero le carte meteorologiche ricevibili direttamente sul proprio computer tramite una radio ad onde corte, viste le continue domande in merito che mi vengono sottoposte sia via email che nei vari forum da me moderati. Nell'attesa di trovare il tempo per farlo ho raccolto in questo articolo alcune tra le domande più ricorrenti.

Ho sentito della possibilità di ricevere carte meteo con una radio a onde corte direttamente sul proprio computer: che cosa occorre?

Ovviamente la componente fondamentale è il ricevitore radio SSB (Single Side Band) che deve essere in grado di sintonizzarsi sulle frequenze da 100 KHz a 30 MHz. È poi opportuno che la radio venga collegata ad una buona antenna esterna, dato che nella maggioranza dei casi la stilo incorporata in molti modelli non dà risultati apprezzabili. Naturalmente bisogna disporre di un personal computer, anche un modello non recentissimo, tenendo comunque presente che la quasi totalità del software di decodifica e di gestione disponibile è sviluppato per il sistema operativo Msdos/Windows. Occorre poi un'interfaccia per collegare l'uscita del ricevitore al personal computer. Attualmente anche se si utilizza sempre più spesso la scheda audio presente in quasi tutti i computer, c'è comunque la possibilità di dotarsi di interfacce apposite da inserire in uno degli slot liberi del pc oppure da connettere ad una delle porte seriali o parallele. Bisogna ricordare che la scelta dell'interfaccia è quasi sempre in funzione del software di decodifica e viceversa. Anche sotto questo aspetto si manifesta la maggiore versatilità della scheda audio che permette l'utilizzo di più programmi diversi.

Drake SSR-1

Un foto del mio vecchio ricevitore radio SSB analogico Drake SSR-1 con interfaccia meteofax autocostruita per il collegamento al personal computer tramite porta seriale RS-232.

Quale modello di ricevitore mi consiglia?

La quasi totalità del mercato mondiale dei ricetrasmettitori HF è dominato da tre soli produttori giapponesi: Icom, Kenwood e Yaesu. Sicuramente la scelta di uno dei modelli di queste tre marche non sarà mai sbagliata anche se costosa. Considerato che ai fini della sola ricezione non è necessario che un apparecchio radio possegga eccessive sofisticazioni costruttive, optional e accessori, si può valutare l'acquisto di uno dei prodotti nella fascia bassa di prezzo, comunque buoni ed affidabili. Inoltre non è necessario disporre di un modello recentissimo: anche radio vecchie di anni mantengono una ottima operatività. Ad esempio io continuo ad utilizzare con soddisfazione da oltre venti anni un Drake SSR-1 analogico. Nella sezione "Vetrina degli Accessori" di Nautica On Line si potrà trovare un nutrito elenco di produttori e distributori di ricevitori SSB.

Posseggo un'ottima radio ma la ricezione non è soddisfacente, che posso fare?

Le emissioni radio sono pesantemente condizionate dal complesso fenomeno della propagazione per cui certi giorni si riescono a ricevere stazioni lontane migliaia di chilometri mentre certi altri non si riesce a captare un'emittente distante poche decine di chilometri. A parte ciò la presenza di un'ottima antenna esterna è requisito fondamentale per una buona ricezione. Il tipo più semplice, ma spesso più efficiente, è la "long wire" o antenna filare costituita da un normalissimo filo elettrico di pochi millimetri e di lunghezza adeguata. Purtroppo è proprio la lunghezza necessaria che crea non poche complicazioni soprattutto per l'utilizzo in barca. Ad esempio io ho una filare di quasi trenta metri sul tetto di casa che sarebbe impossibile installare anche su di una imbarcazione a vela. Ai fini della sola ricezione, comunque, l'antenna può essere dimensionata ad un sottomultiplo della lunghezza d'onda preferita. In ogni caso è bene ricordare che è sempre meglio una long wire corta ma ben realizzata piuttosto che la stilo interna o il classico pezzo di filo penzolante dietro la nostra radio. La filare non va mai connessa direttamente alla presa d'antenna sul ricevitore ma occorre un cavo coassiale (RG58, RG213 o simili) per la discesa del segnale. L'antenna va ovviamente collegata al conduttore centrale del coassiale facendo ben attenzione a non creare cortocircuiti con la sua calza metallica. In alternativa alla filare è possibile acquistare una delle tante antenne attive multibanda disponibili sul mercato a prezzi non esattamente economici e dalle prestazioni non sempre entusiasmanti.

È necessaria la messa a terra?

La teoria dice che ai soli fini della ricezione non è indispensabile che l'antenna venga messa a terra e anzi, qualcuno sostiene che sia addirittura controproducente. Personalmente ho potuto sperimentare che la messa a terra nella maggioranza dei casi migliora la ricezione per cui mi sento senz'altro di consigliarla e, in ogni caso, provare non costa nulla. Ricordo di mettere a terra la calza del cavo coassiale di discesa solo da un lato, possibilmente quello verso l'antenna, usando una treccia di rame anziché un filo elettrico.

Quale software è preferibile?

La scelta del programma di decodifica da una parte è soggettiva a seconda del gusto dell'utente e dall'altro è in funzione del sistema operativo utilizzato nonché del tipo di interfaccia. Mentre, infatti, per Msdos e Windows la scelta è molto ampia, sia tra i programmi freeware e shareware disponibili su Internet che tra quelli commerciali, per altri sistemi (Mac, OS/2, Linux, Amiga) si limita a pochissimi titoli quando addirittura non è obbligata. Personalmente consiglio i programmi che si avvalgono della scheda audio interna del computer come ad esempio Jvcomm32 per Windows 95/NT, Wxsat per Windows 3.1/95 e Ftv per Msdos di cui ho parlato nel numero 417 (cfr. Meteoetere). Tra il software che richiede un'apposita interfaccia il migliore è sicuramente il vecchio Jvfax per Msdos (numero 411 di questa rubrica, "CQ CQ CQ").

Dove trovo le frequenze e gli orari di trasmissione?

Internet come al solito si rivela un'inesauribile fonte di informazioni a partire dalla splendida pagina di Marius Rensen con tutte le notizie sui meteofax, le frequenze di trasmissione e gli orari distinti per tipologia di carta meteo. Nella pagina Meteo di MC-link è inoltre possibile trovare il mio database di oltre 400 record con tutte le stazioni meteofax del mondo con relative frequenze e modalità di emissione, call sign, potenza di emissione e coordinate geografiche.

Quando renderà disponibile la vera FAQ?

Non lo so... Per fortuna questa domanda non mi è ancora stata posta.

Paolo Ciraci Il Cybernauta
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