Classificazione della probabilità di valanghe e relative raccomandazioni per sciatori fuori pista, appassionati di snowboard, alpinisti, escursionisti nonché Enti, Amministrazioni ed operatori professionali del settore del turismo invernale e delle vacanze in montagna, adottata nei paesi dell'arco alpino, Italia, Svizzera, Austria, Francia, Germania ed in Spagna e Scozia.
Il gruppo montuoso più bello di tutte le Dolomiti, le Pale di San Martino (Cimon della Pala, Vezzana e Bureloni), tutte oltre i 3100 metri, viste da Passo Rolle (1984 metri s.l.m.)
PERICOLO | Stabilità del manto nevoso |
Probabilità di distacco di valanghe |
Indicazioni per gli escursionisti, alpinisti e sciatori fuori pista |
---|---|---|---|
1debole |
Il manto nevoso è generalmente ben consolidato e stabile. | Il distacco è generalmente possibile soltanto con un forte sovraccarico su pochissimi pendii ripidi estremi. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee o scaricamenti. | Condizioni generalmente sicure e favorevoli alle escursioni e gite sciistiche. |
2moderato |
Il manto nevoso è moderatamente consolidato su alcuni pendii ripidi, per il resto è ben consolidato. | Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. | Condizioni in buona parte favorevoli a gite sciistiche ed escursioni. Prudente scelta dell'itinerario considerando adeguatamente locali zone pericolose, soprattutto sui pendii ripidi di quota. |
3marcato |
Il manto nevoso su molti pendii ripidi presenta un consolidamento da moderato a debole. | Il distacco è possibile con un debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili alcuni valanghe spontanee di media grandezza ed in singoli casi anche grandi valanghe. | Condizioni in parte sfavorevoli alle escursioni e dicese fuori pista. È necessaria esperienza nel valutare la situazione locale sul fronte valanghe. Evitare il più possibile i pendii ripidi in quota. |
4forte |
Il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi. | Il distacco è probabile anche con debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e talvolta anche grandi valanghe. | Condizioni sfavorevoli alle escursioni e gite sciistiche. È necessaria molta esperienza nel valutare la situazione locale sul fronte valanghe. Limitarsi a zone moderatamente ripide prestando attenzione anche alle aree di deposito delle valanghe. |
5molto forte |
Il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e per lo più instabile. | Sono da aspettarsi molte grandi valanghe spontanee anche su terreno moderatamente ripido. | Condizioni molto sfavorevoli. Si raccomanda di rinunciare a qualsiasi escursione o discesa sciistica fuori pista. |
NOTE - La scala del pericolo di valanghe è il frutto dell'accordo raggiunto tra i paesi alpini europei, Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Spagna durante il 6° Incontro Internazionale del Gruppo di lavoro dei Servizi di Previsione Valanghe tenutosi in Baviera (Germania) ad aprile 1993. Il testo scaturito dalla discussione, entrato in vigore nei paesi firmatari dell'accordo a partire dalla stagione sciistica 1993/94, definisce una scala unificata europea che comprende il grado di pericolo, la stabilità del manto nevoso e la probabilità di distacco di valanghe. La scala consiste in cinque gradi di pericolo crescente: 1-debole, 2-moderato, 3-marcato, 4-forte, 5-molto forte. Nei bollettini ufficiali può essere inoltre utilizzato il termine "estremo" per indicare situazioni eccezionali come se fosse un ipotetico grado "6" di pericolo. La scala non è "lineare" e pertanto il grado mediano 3 (pericolo marcato) non indica un pericolo "medio" ma rappresenta invece un pericolo maggiore e così via. La scala europea del pericolo di valanghe si rivolge agli Enti, Amministrazioni ed operatori professionali dell'ambiente innevato nonché ai turisti, escursionisti, alpinisti, sciatori fuori pista, snowboarder e tutti gli altri frequentatori della montagna al di fuori delle zone controllate. I 5 gradi di pericolo sono evidenziati dai colori 1-verde, 2-giallo, 3-arancione, 4-rosso, 5-rosso-nero.
DEFINIZIONI - Valanga piccola: si ferma su di un pendio ripido (oltre 30° di inclinazione) e può seppellire, ferire o uccidere una persona. Valanga media: può raggiungere il fondo di un pendio ripido (oltre 30° di inclinazione) e può danneggiare un camion o una casa, distruggere un'automobile o piegare gli alberi. Valanga grande: può percorrere pendii a bassa inclinazione (inferiore a 30°) e raggiungere il fondovalle. Può seppellire e distruggere il vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco. Forte sovraccarico: un gruppo ravvicinato di sciatori o snowboarder che non rispettino le distanze di sicurezza fra i componenti, un escursionista a piedi, un mezzo battipista in azione, uso di cariche esplosive, ecc. Debole sovraccarico: un singolo sciatore o snowboarder che non cada e che effettui le curve dolcemente, gruppo di sciatori o snoboarder che rispetta la distanza di sicurezza (10 metri minimi), un'escursionista con racchette da neve, ecc. Pendio poco ripido: terreno con inclinazione inferiore ai 30°. Pendii ripidi: terreno con inclinazione da 30° a 35°. Pendii molto ripidi: terreno con inclinazione da 35° a 40°. Pendii estremamente ripidi: terreno con inclinazione superiore a 40° e con caratteristiche sfavorevoli quali la vicinanza alle creste e la rugosità del suolo. Distacco spontaneo: distacco di una valanga non causato dall'intervento dell'uomo.